
Un gruppo internazionale di astronomi ha ottenuto un’incredibile immagine di Betelgeuse, una delle migliori immagini di sempre di una stella lontana (fatta eccezione, ovviamente, per il nostro Sole).
L’incredibile scatto è stato possibile grazie all’Atacama Array.
Betelgeuse è una stella supergigante rossa della costellazione di Orione, e una delle stelle più luminose e grandi nel cielo. E’ grande ben 1400 volte il nostro Sole, ma ha una massa di sole 11 volte la nostra stella; Betelgeuse è alla fine del suo ciclo vitale e gli astronomi sono convinti che diventerà “presto” una supernova, nell’immediato futuro cosmico. Queste caratteristiche rendono Betelgeuse uno degli oggetti più intriganti che possiamo osservare.
“A 650 anni luce da noi, Betelgeuse non è di certo la stella più vicina al sistema solare, ma le sue dimensioni la rendono un bersaglio ideale per i telescopi (ALMA)” afferma Pierre Kervella, osservatorio di Parigi.

“Quando osserviamo il cielo notturno ad occhio nudo, possiamo vedere stelle luminose ovunque, ma siccome sono così piccole, anche i telescopi più potenti non riescono ad ottenere immagini della loro superficie. I nostri risultati dimostrano che ALMA è in grado di scattare foto delle stelle più grandi.”
Lo studio, pubblicato su Astronomy & Astrophysics, fornisce alcuni indizi riguardo al meccanismo responsabile del riscaldamento dell’atmosfera delle stelle super giganti. La ricerca mostra inequivocabilmente che l’atmosfera non viene riscaldata uniformemente, e di conseguenza il team sospetta che la convezione magnetica possa causare asimmetrie.
“ALMA è in grado di fornire immagini della superficie stellare, e nel contempo misurarne la temperatura. Le fluttuazioni di temperatura di Betelgeuse sono probabilmente causate da campi magnetici, in maniera simile al nostro Sole.”
I ricercatori sperano che queste osservazioni porteranno ad una migliore comprensione degli ultimi step di evoluzione stellare. Abbiamo molti interrogativi da risolvere riguardo all’evoluzione delle supernove, e su come gli elementi di cui tutti noi siamo composti si siano formati.
Betelgeuse impiegherà milioni di anni per esplodere, ma nel frattempo ci fornirà un quadro più chiaro sul comportamento delle stelle super giganti.